Quote Generazionali

Una generazione inascoltata chiede di contare

 

Quote generazionali: una generazione inascoltata
chiede di contare.

Viviamo in un tempo in cui la partecipazione delle nuove generazioni alla vita pubblica è ancora troppo marginale.

I giovani sono protagonisti del cambiamento ma non hanno ancora spazio sufficiente nei luoghi delle decisioni.

La proposta “Guglielmo Minervini – Quote Generazionali” vuole ridisegnare le istituzioni: più giovani presenti e rappresentati in Parlamento e nei Consigli.

Ad oggi l’età media è ferma a 51 anni: noi vogliamo portare la voce delle nuove generazioni nelle stanze dove si decide.

Quella dei ragazzi di oggi è una generazione alla quale la mia generazione ha sbattuto la porta sul muso, che ha messo fuori gioco, che sta condannando a un ruolo da spettatrice. E io credo che questa sia la radice profonda della crisi italiana. Questo è un Paese innamorato di se stesso, non innamorato del futuro, delle sfide del cambiamento. L’energia che può riaprirci a questa passione per il futuro penso derivi dai ragazzi. E se non facciamo un investimento politico, se non rompiamo questa forma insopportabile di discriminazione, non ne usciamo.

Guglielmo Minervini

 Per questo sosteniamo con convinzione la proposta di legge popolare sulle Quote Generazionali, uno strumento concreto per garantire una rappresentanza equa e plurale tra le diverse età all’interno delle istituzioni democratiche.

L’introduzione di quote generazionali permetterebbe ai giovani di accedere alla rappresentanza politica in modo più strutturato, abbattendo ostacoli storici, economici e culturali.

Significa creare un sistema che riconosca e valorizzi la voce delle nuove generazioni, non solo negli slogan e nelle campagne elettorali, ma nei meccanismi concreti di partecipazione. La nostra proposta nasce per ridurre lo squilibrio attuale: i giovani sono quasi assenti dai luoghi decisionali e questo vuol dire che le loro istanze spesso non arrivano nemmeno sui tavoli.

L’obiettivo è semplice ma ambizioso: garantire una presenza significativa e reale dei giovani all’interno delle istituzioni, a cominciare da Parlamento e Consigli
locali, per superare il blocco generazionale che da troppo tempo limita  l’innovazione e la capacità di rinnovamento delle nostre democrazie.

L’obiettivo? Raccogliere 50.000 firme entro Agosto 2025 per avviare l’iter di legge.

Fai sentire la tua voce: firma anche tu.

📍 Oppure nel tuo Comune: chiedi all’URP o all’Ufficio Elettorale. Puoi anche firmare
di persona presso banchetti e studi notarili sono operativi in molte città italiane!

Se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e gli oppressi, non c’è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull’ingiustizia.

Enrico Berlinguer